Presentato il progetto "1 Città 100 foto"
La storia di Bolzano, almeno quella più recente dal 1874 al 1940 , ora a portata di mouse. E' il progetto "1 Città 100 foto" presentato stamane in municipio dall'assessore alla Cultura del Comune Primo Schoensberg. A cura dell'Archivio Storico cittadino, sul sito del Comune è stato creato un'apposito spazio virtuale dove sono state collocate immagini e documenti che testimoniano i cambiamenti intervenuti a Bolzano in un periodo compreso tra la fine dell'800 e la prima metà del '900, praticamente dall'epoca dell'impero austro-ungarico fino agli anni finali del fascismo italiano. Immagini fotografiche, riproduzioni di cartoline, documenti e quant'altro, il tutto in rete, liberamente scaricababile e utilizzabile. "L'obiettivo - ha detto l'assessore Schoensberg- è quello di arrivare ad una forma permanente di esposizione, una sorta di "work in progress" per raccontare la storia del capoluogo da vari punti di vista. Il tutto grazie al lavoro dell'Archivio Storico, che grazie a iniziative come questa si trasforma in una sorta di lArchivio dei Cittadini".
Hannes Obermayr e Carla Giacomozzi dell'Archivio comunale hanno spiegato modalità di creazione e fruizione del materiale messo a disposizione in rete.
Il progetto "1 Città 100 foto" mostra dunque immagini dal passato di Bolzano dal 1874 al 1940. Al 1874 risale una delle prime immagini conservate in Archivio, il disegno del restauro dell'Hotel Goldene Sonne in piazza Erbe; il 1940 è uno degli anni della profonda trasformazione politica, economica ed urbana di Bolzano che porta già in sé caratteri e contraddizioni della città di oggi.
Le immagini scelte cercano di mettere in luce luoghi e mestieri in quegli anni cruciali per l'economia e per la politica: dagli ultimi anni di governo dell'Impero austro-ungarico e da una produzione di beni di tipo familiare si passa ad una produzione di tipo meccanizzato: grazie all'energia elettrica che permette quantità più elevate di produzione si giunge all'installazione di una prima fabbrica dove lavorano centinaia di operaie e operai (il cotonificio S. Antonio) e infine si arriva alla produzione industriale di emanazione statale, decisa dal nuovo governo dell'Italia fascista.
Osservando le immagini del Progetto 1 Città 100 foto si avvertono molteplici cambiamenti della città, anche dal punto di vista amministrativo e urbanistico. Nel 1874 erano tre i Comuni dell'area che oggi si chiama Bolzano: il piccolissimo Comune di Bolzano, squisitamente urbano, circondato dal più esteso Comune di Dodiciville che racchiude Bolzano a nord e a sud e che comprende anche ampie zone rurali in pianura e sulle pendici di S. Maddalena, verso il Colle e verso il Virgolo; tutto sulla riva orografica destra del torrente Talvera invece il Comune di Gries, anch'esso composto da un quartiere urbanizzato e da quartieri rurali.
Per secoli era rimasto in essere questo equilibrio fra le poche zone urbanizzate e le molte zone rurali nella piana di Bolzano; poi, in pochi decenni, tutto questo mutò. Nel 1910 il piccolo Comune di Bolzano inglobò l'esteso Comune di Dodiciville, sul finire del 1925 il Comune di Bolzano, che faceva parte nel frattempo di un nuovo Stato e di un nuovo governo, totalitario, annettè il ricco Comune di Gries, destinato a diventare lo spazio di espansione per la nuova Bolzano di impronta fascista.
Tracce di questi profondi mutamenti sono leggibili nelle immagini qui presentate; si avvertono nell'uso delle lingue e nei destinatari degli atti di cui fanno parte carte e immagini. Le immagini del Progetto 1 Città 100 foto hanno anche il potere di farci compiere il tragitto inverso; ci invitano cioè a trovare nella città di oggi tracce del passato, sia attraverso l'osservazione diretta dei luoghi che illustrano sia attraverso la ricerca e la valorizzazione della documentazione storica che l'Archivio conserva.
I fondi da cui sono tratte le immagini del Progetto 1 Città 100 foto sono conservati presso l'Archivio Storico della Città di Bolzano e sono i seguenti: Fondo fotografico Lavori Pubblici, Cartoline, Concessioni edilizie del Comune di Bolzano, Concessioni edilizie dell'ex Comune di Dodiciville, Concessioni edilizie dell'ex Comune di Gries, Azienda elettrica Bolzano-Dodiciville.
Tutti questi fondi sono liberamente accessibili e consultabili. L'utilizzo, ovvero il download e la copia, a scopo non di lucro delle immagini del Progetto "1 Città 100 foto" è libero purchè sia citata la fonte archivistica come indicato
(1933) La sezione femminile della Gioventù Italiana del Littorio (GIL) comprendeva la Casa della Giovane Italiana e l'Opera Balilla; oggi sede EURAC
(1904) Dismissione della fabbrica di birra ospitata nellex convento delle Celestine a Gries oggi via Diaz
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