Monday, March 15, 2010

Domenicani a Bolzano. Una presenza secolare nella nostra Città

Comunicato stampa: 15.03.2010 12:15
Rubrica:  [Cultura]  [Lavori pubblici e alloggi]  [Manifestazioni ed eventi] 

Domenicani a Bolzano. Una presenza secolare nella nostra Città

affresco (Apri l'immagine jpg, 85 Kilobyte, 874 per 465 pixel)

affresco

 
La mostra, presso la Galleria Civica dal 20 marzo al 20 giugno 2010, presentata questa mattina

Questa mattina, in Municipio, è stata presentata alla stampa la mostra "Domenicani a Bolzano" organizzata dall'Ufficio Servizi Museali e Storico-Artistici del Comune di Bolzano che illustra la secolare storia di uno dei monumenti artistici di maggior rilievo della Città di Bolzano, il cui chiostro è stato recentemente restaurato. Promotore dell'iniziativa l'assessorato alla Cultura, Ricerca, Piano di Sviluppo strategico: "Non si tratta di un evento a se stante - ha comemntato l'assessore alla Cultura Primo Schönsberg - ma di un importante tassello di un percorso che porta a ricostruire e valorizzare attraverso l'Ufficio Servizi Museali e l'Archivio Storico di Bolzano la storia e la cultura della nostra Città iniziata moti secoli fa e ben prima del 1918".

La direttrice dell'Ufficio Servizi Museali e Storico-Artistici del Comune di Bolzano Silvia Spada, curatrice dell'esposizione insieme ad Helmut Stampfer, ha illustrato la mostra su un complesso "di massimo valore storico-artistico e che ha da sempre fatto parte della nostra vita cittadina, e ciononostante poco o non sufficientemente conosciuto dai bolzanini.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il vice sindaco Oswald Ellecosta, l'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Pagani e Don Carlo Moser, parroco di San Domenico e di San Giuseppe ai Piani.

La storia
Il 3 marzo 1785 il capitano circondariale Johann Andreas von Franzin si reca al convento dei Domenicani di Bolzano per notificare il decreto di soppressione, promulgato dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo. Termina così la storia secolare della presenza dei frati predicatori a Bolzano - erano giunti in città nel 1272 - e viene disperso un ricchissimo patrimonio d'arte e cultura ma, nello stesso tempo, ha inizio la vicenda 'laica' del complesso conventuale, legata saldamente alla vita cittadina nel susseguirsi degli utilizzi come caserma, scuola, ospedale, e ora sede del Conservatorio musicale e della Galleria civica.
Pur gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, pazientemente restaurato fino ai giorni nostri, il complesso è uno dei monumenti artistici di maggior rilievo della città di Bolzano. Conserva, tra il resto, importanti cicli di affreschi trecenteschi di scuola giottesca e guarientesca, opere di Friedrich Pacher della fine del XV secolo e l'altare marmoreo dei Mercanti con la pala dipinta nel 1655 dal Guercino.

L'esposizione
La mostra "Domenicani a Bolzano" si articola in tre diverse sezioni.
La prima sezione, La chiesa e il convento nei secoli, ne ripercorre gli avvenimenti. Sono esposti documenti storici, tra cui una lettera del 1496 che attesta il particolare interesse dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo per il convento, un sigillo della famiglia Botsch, principale committente degli affreschi trecenteschi, vedute della chiesa e del convento e il relativo modello appositamente predisposto, piante e progetti delle trasformazioni ottocentesche. Particolare riguardo è riservato al periodo successivo alla soppressione del 1785, finora scarsamente rilevato. L'attività della Fachschule, scuola di artigianato ed industria che ha la sua sede nel convento dal 1901 al 1939, è documentata attraverso gli annuari scolastici, i modelli e i libri di modelli utilizzati nella didattica, i quaderni degli alunni. Una serie di fotografie illustra le sperimentazioni ortopediche d'avanguardia condotte da Lorenz Böhler sui soldati feriti della Prima guerra mondiale, accolti nei locali dell'ex-convento riadattato in ospedale. Una ricca documentazione sulle campagne di restauro conclude la prima parte.
La seconda sezione, Arte e cultura, è un'introduzione alle vicende artistiche che hanno interessato il complesso dei Domenicani nei secoli. Accanto ad affreschi trecenteschi, la cui conoscenza può essere integrata da una visita alla chiesa,l'Uomo del dolore attribuito ad Hans von Judenburg (1425 ca.) rappresenta una delle più tipiche iconografie domenicane, vicine all'uomo e alle sue sofferenze, mentre la bella tavola di Sylvester Müller, con lo Sposalizio mistico di santa Caterina, di un secolo successiva, già risente dell'eleganza del linguaggio rinascimentale. Gli stucchi seicenteschi,
rinvenuti durante i lavori di restauro e gli scavi archeologici, così come un reliquiario e un paramento liturgico del XVIII secolo, conservati nel Tesoro del duomo di Bolzano, ci possono solo far intuire la sontuosità dell'arredo barocco della chiesa, ora quasi totalmente perduto.
Per raggiungere la terza sezione della mostra, allestita nell'ex-Sala capitolare, si passa nel chiostro con gli affreschi dal Trecento al Cinquecento, tra cui spiccano quelli di Friedrich Pacher, del 1496 ca. Nel Capitolo sono esposti reperti provenienti dalle diverse campagne di scavo che hanno interessatol'area conventuale. Degni di evidenza i corredi funebri provenienti dalle numerose sepolture presenti in loco, come spade e speroni del XIV secolo, ma anche le testimonianze di vita spicciola e quotidiana, quali vasellame, frammenti di ceramica, conchiglie dei pellegrini sulla strada per Santiago de Compostela, mattonelle pavimentali, le pipe che i soldati erano soliti fumare…
La sala ospita inoltre un capolavoro assoluto dell'arte dell'Alto Adige: il Crocifisso'doloroso', con ogni probabilità appartenente al primitivo arredo della chiesa, opera sintetica e potente degli inizi del Trecento.

La mostra stessa sarà inaugurata venerdì 19.03.2010, alle ore 18.00, presso la Galleria Civica, in piazza Domenicani 18, alla presenza del sindaco Luigi Spagnolli e dell'assessore alla cultura Primo Schönsberg, dopodiché sarà visitabile dal 20 marzo al 20 giugno 2010, presso la Galleria Civica, in piazza Domenicani 18, da martedì a venerdì, ore 9.00-13.00 e 15.00-19.00, e il sabato e domenica, ore 10.00-18.00 (lunedì chiuso).
Visite guidate gratuite su prenotazione e comunque ogni sabato, alle ore 15.00 in lingua italiana e alle ore 16.00 in lingua tedesca.
Per informazioni: 0471/977855 - 0471/997697
servizi.museali@comune.bolzano.it

(aa)

Download:

© 2005-2010 Città di Bolzano

No comments:

Post a Comment