Nel mezzo del cammin di nostra vita
Si chiama "Nel mezzo del cammin di nostra vita" ed è lo slogan della nuova campagana di sensibilizzazione della Caritas sulle povertà presentata stamane in viale Stazione a Bolzano. L'iniziativa che gode del patrocinio del Comune capoluogo propone 6 fotografie a grandezza naturale collocate sul marciapiedi del parco della Stazione che ritraggono persone colpite dalla poverta.
L'obiettivo è di coinvolgere i passanti sul fenomeno delle povertà: "Si tratta -è stato detto in conferenza stampa dai direttori della Caritas italiana e tedesca Pio Fontana e Heiner Schweigkofler- di persone comuni che possono essere sopraffatte da gravi difficoltà, soprattutto in un periodo di grande crisi economica". L'iniziativa hanno detto anche il sindaco Luigi Spagnolli e l'assessore alle Politiche Sociali Mauro Randi "ha l'obiettivo di evocare un momento di riflessione dei passanti per mezzo delle immagini di sei persone, tutte diverse, ma tutte accomunate dall'invisibile peso delle diverse forme di povertà, da quella economica a quella relazionale".
La scelta del luogo dove incollare le immagini non è casuale, un'area di grande passaggio come il viale della stazione ferroviaria a Bolzano, che durante le feste di Natale vede coesistere a pochi metri l'une dalle altre, visibili situazioni di grande sofferenza ed esclusione sociale come quelle delle persone senza dimora o dipendenti e il piacere delle persone impegnate negli acquisti.
Le persone ritratte guardano il passante negli occhi, sono persone con storie individuali e familiari normali: donne sole con figli, immigrati che hanno perso il posto di lavoro ed hanno famiglia, padri separati, persone disoccupate o che hanno uno stipendio troppo basso per arrivare alla fine del mese. Persone che non riescoo più a stare al passo del resto della società e che poco alla volta scivolano verso il basso. Persone, a volte famiglie, che non sembrano povere, anche perché nascondono la loro imprevista precarietà, proteggono la loro condizione di vita dai giudizi e dai pregiudizi, ma che non ce la fanno ad andare avanti.
Anche in un "isola felice" come l'Alto Aidge la povertà è in aumento. Secondo un'indagine Astat il numero di persone che hanno un reddito familiare al di sotto della soglia di povertà (10.257 Euro l'anno) corrisponde al 16% della popolazione complessiva.
Con questa campagna si vuole ancora una volta sottolineare come sia importante ed imprescindibile investire nel sociale, ma anche impegnarsi per l'affermazione di una cultura della responsabilità e della solidarietà eni confronti dei più deboli".
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