Abitare Sicuri: tecnologia innovatia al servizio degli anziani
Conf. stampa: da sx MichelaTrentini (Comune BZ), Mauro Randi, Marita Spera (Huawei) e Nicola Palmarini (IBM)
Il progetto pilota promosso dall'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bolzano "Abitare Sicuri - Sicheres Wohnen", persegue l'obiettivo di favorire la permanenza delle persone anziane che vivono sole presso il loro domicilio in condizioni di sicurezza e autonomia, posticipando quindi nel tempo il ricorso all'accoglienza in strutture residenziali. Un' inziativa che vede attivamente coinvolti, oltre al Comune di Bolzano, ASSB, Azienda Sanitaria Alto Adige - Comprensorio di Bolzano, TIS Innovation Park, IBM, Huawei e Dr Hein s.r.l. . Il progetto è volto ad introdurre e testare un nuovo sistema di monitoraggio e assistenza a distanza per coloro che necessitano di assistenza domiciliare.
Si tratta di sperimentare nuovi servizi e nuove tecnologie nell'ambito dell'assistenza domiciliare a distanza per persone anziane autosufficienti, o in condizione di parziale non autosufficienza. Tecnologie non invasive e di facile utilizzo in grado di controllare alcuni parametri relativi alla sicurezza dell'abitazione, alla salute psico-fisica dell'anziano e che offrono la possibilità di un contatto diretto - a distanza - con gli operatori socio-sanitari.
Nell'ambito del progetto pilota avviato nell'ottobre scorso stamane nel corso di una conferenza stampa in Municipio alla presenza dell'assessore alle Politiche Sociali Mauro Randi, i rappresentanti di Huawei leader mondiale nel settore dell'informatica e nelle soluzioni per reti di telecomunicazione di nuova generazione, con IBM tra i partner dell'iniziativa, hanno ufficialmente donato degli smartphone a supporto del progetto.
Tali dispositivi elettronici sono in grado di convertire il segnale 3G in segnali Wifi e possono essere usati come hotspot per connettere tutte le apparecchiature in casa: questo consente di monitorare in sicurezza le persone che necessitano di assistenza e di intervenire quando necessario. Usando lo smartphone Huawei, lo staff dei servizi sociali può gestire tutte le necessità degli anziani in maniera più semplice ed efficace.
Il progetto pilota "Abitare Sicuri" ha la durata di 6 mesi e coinvolge 30 persone anziane. Coloro che partecipano sono stati selezionati in base alla loro età e al loro stato di salute. Per quanto concerne la sicurezza dell'ambiente degli utenti, sono stati installati sensori in grado di rilevare fughe di gas, presenza di fumo, perdite d'acqua, temperatura ambientale e umidità. I sensori e l'interfaccia utente adottati sono basati su una rete di sensori wireless (ZigBee) e sull'impiego di una televisione tattile dotata di sistema touch-screen, che comunica ad una centrale operativa remota (IBM ServiceCenter) i dati relativi alle condizioni dell'utente e della sua abitazione. Tale centrale operativa ha la funzione di analizzare i dati e di comunicare le anomalie riscontrate alla centrale Socio-Sanitaria di Bolzano (SSB ServiceCenter), che si fa carico di mettere in atto i protocolli di intervento stabiliti.
Un sottoinsieme di utenti, che ha più familiarità con le nuove tecnologie, è dotato di un dispositivo portatile (smartphone) con un applicativo che, attraverso un'interfaccia grafica, consente all'utente di effettuare segnalazioni di emergenza e di inviare informazioni sulle proprie condizioni di salute. Il dispositivo prescelto, grazie alle sue dimensioni contenute e alla sua interfaccia semplice da utilizzare, può accompagnare ovunque l'utente e assisterlo nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici. I contenuti vengono continuamente sviluppati, perfezionati e ottimizzati.
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