Friday, April 23, 2010

Memoria e Resistenza

Comunicato stampa: 23.04.2010 14:26
Rubrica:  [Cultura]  [Manifestazioni ed eventi] 

Memoria e Resistenza

Una serata per riflettere sul tema Memoria e Resistenza (nella foto il Lager di via Resia) (Apri l'immagine jpg, 247 Kilobyte, 2000 per 1312 pixel)

Una serata per riflettere sul tema Memoria e Resistenza (nella foto il Lager di via Resia)

 
Martedì 27 aprile ore 18.00 antico municipio Portici 30

Archivio Storico della Città di Bolzano
MEMORIA E RESISTENZA
Memoria quale critica del vittimismo storico a scopo politico
Karl Pfeifer e Ingo Lauggas a colloquio con Hannes Obermair
Antico Municipio, Portici 30, I-39100 Bolzano
Martedì 27 aprile  ore 18.00


La serata fa parte della settimana "Storia e memoria" proposta dall'Archivio Storico e dedicata alla riflessione storica attorno ai significati dell 25 aprile, data italiana della liberazione dal nazifascismo, nonché del 3 aprile, data della liberazione in provincia di Bolzano. Sono contestuali a questo appuntamento anche la mostra sul Lager nazista di Bolzano allestita dall'Archivio Storico presso il Museo Civico (21 aprile - 2 giugno) e un'altra serata prevista per il 3 maggio, presso l'Antico Municipio, con una lezione della Dr. Eva Pfanzelter-Sausgruber (Università di Innsbruck) su "La Provincia di Bolzano fra occupazione nazista, partigiani e polizia militare alleata nel maggio del '45".

I testimoni, vive fonti di un'epoca, permettono con le loro storie di vita di perfezionare la scrittura della storia, e sono importanti non solo per la ricerca storica ma anche per una società che sappia riflettere criticamente.
Da tempo si constata come anche nel mondo della Scuola la trasmissione di eventi storici avvenga in modo più riuscito attraverso testimonianze piuttosto che solo con i libri di testo. I giornalisti, in qualità di testimoni del loro tempo, hanno un ruolo di grande rilevanza nella società poiché per la professione che esercitano sono chiamati alla riflessione critica.
Karl Pfeifer è tra i pubblicisti austriaci uno dei più notevoli e vitali, non solo per la sua grande attenzione a temi quali la rielaborazione del passato e l'antifascismo ma anche perché ha una chiara posizione morale: è un uomo che non si piega, è un uomo scomodo, impegnato con coraggio e forza contro le tendenze antidemocratiche e antisociali. Già da bambino si è scontrato con l'antisemitismo, la discriminazione e la persecuzione ebraica. Nato e cresciuto a Baden presso Vienna nel 1928, ben presto dovette imparare cosa significasse vivere come ebreo in un ambiente ostile. Dopo la cosiddetta "annessione" dell'Austria alla Germania di Hitler e il conseguente violento avvio dell'antisemitismo austriaco, la sua famiglia dovette fuggire in Ungheria nell'estate del 1938, terra di nascita dei genitori di Karl. Il sentimento di esclusione universale e di discriminazione lo condusse sulle posizioni della sinistra sionista. Così nel 1940 Karl entrò a far parte di Hashomer Hazair, un gruppo ebraico giovanile socialista, illegale anche in Ungheria. Là maturò la sua consapevolezza dell'incombente pericolo dell'antisemitismo violento. Karl potè trovare rifugio e salvarsi, al contrario di molti suoi parenti, che invece furono travolte dall'Olocausto. Agli inizi del 1943 partecipò, con 50 bimbi e giovani ebrei, ad un viaggio avventuroso che lo portò in Palestina. Karl Pfeifer visse in un kibbuz, combattè nella guerra di indipendenza israeliana e tornò in Austria agli inizi degli anni Cinquanta, dove si scontrò con il mito degli austriaci come vittime, con sopravvivenze naziste e con posizioni antisemite ammantate di politica o apertamente tali.
"Arrivato in Austria dovetti presentarmi alla Polizia. (...) "Rimpatriati" sono in Austria solo coloro che hanno combattuto nella Wehrmacht o nelle Waffen-SS." Così racconta Karl Pfeifer nel film in lingua tedesca "Tra tutte le sedie. La vita del giornalista Karl Pfeifer" ("Zwischen allen Stühlen. Lebenswege des Journalisten Karl Pfeifer") del 2008, una produzione finanziata in gran parte da privati quali Daniel Binder, Mary Kreutzer, Ingo Lauggas, Maria Pohn-Weidinger e Thomas Schmidinger. Il film accompagna Karl Pfeifer sui luoghi centrali della sua vita, luoghi nei quali egli fu esposto ad attacchi antisemiti, dove egli rafforzò le sue idee politiche e dove si manifestarono percorsi e tentazioni dell'anti-ebraismo austriaco. Tra le molteplici opere dell'attività pubblicistica di Karl Pfeifer segnaliamo anche i suoi forti contributi allo sviluppo post comunista dell'Ungheria e della Croazia, come la sua critica alle correnti scioviniste, razziste e antisemite nelle nuove democrazie.

I due relatori:

Karl Pfeifer opera nel Kuratorium dell'Archivio di Documentazione della Resistenza Austriaca (DÖW); gli è stata conferita la medaglia intitolata a Joseph Samuel Bloch per l'impegno contro l'antisemitismo in Austria (2003) ed è autore del libro "Non sempre con comodo" ("Nicht immer ganz bequem") (Vienna, editore Der Apfel, 1996) nonché di numerosi articoli su media austriaci ed internazionali.

Ingo Lauggas è collaboratore dell'Istituto di Lingue Romanze dell'Università di Vienna e co-fondatore della Società per la Ricerca critica sull'antisemitismo (Gesellschaft für kritische Antisemitismusforschung). Egli è redattore della rivista MALMOE e dirige la Koordinationsstelle Kulturwissenschaften/Cultural Studies
 

(mp)

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