In municipio convegno su Franz Innerhofer e primo fascismo a Bolzano
"Franz Innerhofer e il primo fascismo a Bolzano" questo il titolo di una conferenza promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Bolzano ed ospitata stamane in Sala di Rappresentanza del municipio per ricordare i fatti di novant'anni fa e gettare nuova luce sulla nascita e l'evolversi di forme di violenza della destra populista, autoritaria e totalitaria.
Il 24 aprile 1921, il maestro Franz Innerhofer veniva barbaramente ucciso dai fascisti nella cosiddetta "giornata di sangue di Bolzano", che fu anche il giorno del plebiscito nordtirolese per l'annessione al Regno germanico. Squadristi capeggiati da Achille Starace, Francesco Giunta, Roberto Farinacci e Alberto De Stefani attaccarono in piazza delle Erbe con lanci di bombe a mano un corteo tradizionale formatosi in occasione della Fiera di Bolzano e dopo un inseguimento uccisero il maestro, nonché dirigente di una banda musicale e giornalista, Innerhofer, intento a proteggere uno studente presso il portone di palazzo Stillendorf in via Vanga.
Stamane in sala per ascoltare i vari interventi sulla figura di Franz innerhofer anche l'anziana figlia Maridl salutata cordialmente dal sindacoo Spagnolli e dall'assessore Trincanato che insieme hanno aperto i lavori della conferenza.
In Italia il biennio 1921/22 fu contrassegnato da un crescendo di violenza politica e segnò la progressiva affermazione del primo fascismo, che dopo la cosiddetta "marcia su Roma" del 28 ottobre 1922 riuscì definitivamente ad appropriarsi del potere e ad annientare, poco a poco e spesso violentemente, ogni pluralismo democratico. Per Bolzano, inoltre, i fatti sanguinosi anticiparono la fine della lunga "era Perathoner", poichè il borgomastro Julius Perathoner, liberamente eletto, il 3 ottobre 1922 fu destituito in seguito all'occupazione del municipio di Bolzano da parte dei fascisti e sostituito da un commissario prefettizio.
Quattro gli autorevoli relatori intervenuti che hanno affrontato da vari punti di vista il tema oggetto del confronto: Andrea Di Michele, Carla Giacomozzi, Stefan Lechner e Guenther Pallaver.
Primo cittadino e assessore Trincanato hanno ribadito che con iniziative come quella su Innerhofer "si vuole far conoscere uno spaccato importante della storia della città alla comunità locale ed in particolare alle nuove generazioni. E' importante infatti fornire soprattutto ai più giovani, strumenti di conoscenza per conoscere il passato e la storia in maniera consapevole. Il nostro intento, anche attraverso momenti come quello presentato stamane, è riuscire a restiture ai bolzanini temi ed eventi del passato affinchè si possano superare definitivamente conflittualità e divisioni". Per il direttore dell'Archivio Storico Hannes Obermair, la conferenza su Innerhofer e l'analisi del fascismo in Alto Adige "non è un puro esercizio accademico, ma riveste una dimensione quanto mai attuale che va al di là del mero localismo per collocarsi in un contesto nazionale ed internazionale".
Download:
- Il programma della conferenza ed un profilo dei relatori (file pdf, 226 Kilobyte)
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