Monday, April 18, 2011

Apre la mostra estiva di Castel Roncolo Hans Vintler e i fiori di virtù

Comunicato stampa: 18.04.2011 10:24
Rubrica:  [Cultura]  [Manifestazioni ed eventi] 

Apre la mostra estiva di Castel Roncolo Hans Vintler e i fiori di virtù

Castel Roncolo (Apri l'immagine jpg, 509 Kilobyte, 2000 per 1333 pixel)

Castel Roncolo

 
Martedì 19 aprile ore 18.00 - Inaugurazione

Martedì 19 aprile alle ore 18 sarà inaugurata alla presenza del sindaco Luigi Spagnolli la nuova mostra temporanea a Castel Roncolo.

Castel Roncolo
19.04  - 31.10
Ma. - Do. 10.00 - 18.00
Mostra temporanea
Guerra Usura Superstizione Hans Vintler e i fiori di virtù

I Vintler di Bolzano hanno lasciato ai posteri due importanti testimonianze nell'arte e nella cultura medievali: a Castel Roncolo a partire dall'anno 1388 hanno commissionato uno dei cicli di affreschi profani più importanti del medioevo e nell'anno 1411 Hans Vintler ha concluso la sua traduzione del poema didascalico in versi in lingua italiana "Fiori di Virtù".

 Il poeta Hans Vintler (+1419) era nipote di NiklausVintler di Castel Roncolo, che era uomo dotato di particolare sensibilità artistica nonché alto funzionario finanziario del principe territoriale. Egli non solo successe allo zio quale funzionario statale a servizio di Federico IV. d'Asburgo, detto "dalle tasche vuote", ma anche servì il duca come suo ambasciatore a Venezia. Avendo per questa ragione grande dimestichezza con la lingua e la cultura italiana, tradusse nell'anno 1411 in lingua tedesca la poesia didascalica "Fiori di Virtù", composta dal monaco domenicano Tommaso Gozzardini intorno all'anno 1320, e la integrò con un'aggiunta di versi propri fino a portarla a circa 10.000 versi. In questo modo, l'opera di Hans Vintler superò in quantità l'opera lirica del suo contemporaneo Oswald von Wolkenstein. Nella sua traduzione, Hans Vintler si occupa di vizi e virtù e li confronta con il proprio tempo.

La mostra temporanea a Castel Roncolo presenta per la prima volta insieme 4 codici originali dell'opera di Hans Vintler e molti altri oggetti dell'epoca: Particolarmente rimarchevole e prezioso il reliquario in oro ed argento del XIV secolo contenente tre spine della corona di spine di Gesú nonché una rara balestra tardo medievale con un arco in corno. Il reliquario ci è stato gentilmente concesso dal Museo Diocesano di Trento e la balestra dalla Fondazione Tratzberg in Nordtirolo. I manoscritti arrivano da Vienna (Österreichische Nationalbibliothek), Gotha (Forschungsbibliothek Gotha) e dall'abbazia di Melk.

La mostra offre - così come pure le straordinarie pitture parietali di Castel Roncolo - una straordinaria visione nel mondo tardo-medievale, soprattutto nell'area tirolese e nel punto di incrocio tra il gotico tedesco e il rinascimento italiano.

Ad accompagnare la mostra viene pubblicato il 3. volume degli "Studi sorico artistici di Castel Roncolo" dal titolo "Guerra Usura superstizione - Hans Vintler e i fiori di virtù". (Athesia, ISBN 978-88-8266-788-7)

Nove autori (Helmut Rizzolli,  Max Siller,  Waltraud Kofler Engl,  Gustav Pfeifer, Mag. Armin Torggler ed altri ) hanno approfondito diversi aspetti della storia dei Vintler e dell'opera "Die Pluemen der Tugent".


Castel Roncolo
19.04.2011 - 31.10.2011
Ma. - Do. - ore 10 - 18
Mostra temporanea

Guerra, usura e superstizione Hans Vintler e i Fiori di Virtù

Anno domini 1411
Nell'anno 1411 Hans II Vintler completò il voluminoso manoscritto: Pluemen der Tugent, una traduzione dell'opera italiana Fiori di Virtù composta dal monaco Tommaso Gozzardini di Bologna, che egli ampliò tramite sue aggiunte, il cosiddetto "Sondergut" (dote), fino a portarlo ad oltre 10.000 versi.
Dopo esattamente 600 anni la Fondazione Castelli di Bolzano ha il piacere di dedicare una mostra a questa fatica letteraria ed alla famiglia dalla quale questo poeta discendeva, che in quel periodo era strettamente legata a Castel Roncolo ed al suo ciclo di affreschi.

Hans Vintler
Il poeta Hans Vintler (+1419) era nipote di NiklausVintler di Castel Roncolo, che era uomo dotato di particolare sensibilità artistica nonché alto funzionario finanziario del principe territoriale. Egli non solo successe allo zio quale funzionario statale a servizio di Federico IV. d'Asburgo, detto "dalle tasche vuote", ma anche servì il duca come suo ambasciatore in alta Italia, soprattutto a Venezia. Avendo per questa ragione grande dimestichezza con la lingua e la cultura italiana, tradusse nell'anno 1411 in lingua tedesca la poesia didascalica "Fiori di Virtù", composta dal monaco domenicano Tommaso Gozzardini intorno all'anno 1320, e la integrò con un'aggiunta di versi propri fino a portarla a circa 10.000 versi. In questo modo, l'opera di Hans Vintler superò in quantità l'opera lirica del suo contemporaneo Oswald von Wolkenstein. Nella sua traduzione, Hans Vintler si occupa di vizi e virtù e li confronta con il proprio tempo. Il periodo intorno al 1400 era contrassegnato dalla transizione tra medioevo ed età moderna.

Guerra
I contrasti tra le dinastie regnanti degli Asburgo, dei Wittelsbach e dei Lussemburgo, le insurrezioni in Svizzera, le lotte tra le città dell'Italia del nord, la rivoluzione a Trento e non da ultimo le faide tra la nobiltà locale resero l'epoca di Vintler estremamente travagliata. Per questo i conflitti e le cause di tali dissidi quali ira, invidia e avidità hanno occupato molto spazio nella sua poesia ed emergono anche nelle illustrazioni di grande intensità espressiva dei pochi manoscritti rimasti.

Usura
Hans Vintler d'altra parte visse anche in un periodo di grandi cambiamenti economici. La borghesia, a cui apparteneva lo stesso Vintler, aveva concentrato tutte le forze economiche nelle città, sempre più sviluppate. I commerci e la produzione erano diventati il motore della vita economica, che si discostava sempre più dall'economia rurale e spingeva il denaro in primo piano. Conformemente anche parte dell'opera di Hans Vintler si esprime in maniera critica riguardo al "Signor Pfennig" e agli aspetti negativi di questo sviluppo, e si schiera contro la corruttibilità delle autorità e delle città finanziariamente potenti. In generale esisteva il divieto di richiesta di interessi,che spesso veniva disatteso portando all'usura. Lo stesso Hans Vintler fu molto critico nella sua opera contro l'usura, considerando indegna l'applicazione degli alti tassi di interesse.

Superstizione
Tre papi che regnavano nello stesso periodo, la decadenza dei costumi e gli sforzi per una riforma nella chiesa plasmarono la religione e le credenze nel periodo di Vintler e favorirono non solo posizioni religiose oltranziste e il culto delle reliquie, ma anche la superstizione. Proprio alla superstizione, Hans Vintler dedica buona parte del suo "Pluemen der Tugent" e cerca di contrastare tali concetti con le dichiarazioni di personalità autorevoli in campo religioso e filosofico.

La mostra
La mostra temporanea a Castel Roncolo presenta per la prima volta insieme 4 codici originali dell'opera di Hans Vintler e molti altri oggetti dell'epoca: Particolarmente rimarchevole e prezioso il reliquario in oro ed argento del XIV secolo contenente tre spine della corona di spine di Gesú nonché una rara balestra tardo medievale con un arco in corno. Il reliquario ci è stato gentilmente concesso dal Museo Diocesano di Trento e la balestra dalla Fondazione Tratzberg in Nordtirolo. La mostra offre - così come pure le straordinarie pitture parietali di Castel Roncolo - una straordinaria visione nel mondo tardo-medievale, soprattutto nell'area tirolese e nel punto di incrocio tra il gotico tedesco e il rinascimento italiano.
Il curatore della mostra è lo storico Helmut Rizzolli che allo stesso tempo il presidente della Fondazione Castelli di Bolzano.

Il catalogo
Ad accompagnare la mostra viene pubblicato il 3. volume degli "Studi sorico artistici di Castel Roncolo" dal titolo "Guerra Usura superstizione - Hans Vintler e i fiori di virtù". (Athesia, ISBN 978-88-8266-788-7)
Nove autori (Helmut Rizzolli,  Max Siller,  Waltraud Kofler Engl,  Gustav Pfeifer,  Armin Torggler ed altri) hanno approfondito diversi aspetti della storia dei Vintler e dell'opera "Die Pluemen der Tugent". Con questa pubblicazione, che esce 600 anni esatti dopo la fine del lavoro di traduzione di Vintler, si potranno aggiungere ulteriori importanti tasselli nel mosaico, che prima o poi ci darà un quadro completo dei contributi culturali della famiglia Vintler.

Ringraziamenti
La Fondazione Castelli di Bolzano desidera ringraziare tutti i privati e gli enti pubblici che hanno messo a disposizione i loro preziosi oggetti per questa mostra. Grazie anche all'Archivio storico della provincia nonché all'Ufficio Beni archeologici l'aiuto ed il sostegno.
Senza il generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano infine, questa mostra non sarebbe stata possibile.
 

(mp)
 
I fratelli Franz und Niklaus Vintler. Nel 1385 hanno acquistato Castel Roncolo impreziosendolo con il ciclo di affreschi profani (Apri l'immagine jpg, 520 Kilobyte, 2587 per 2039 pixel)

I fratelli Franz und Niklaus Vintler. Nel 1385 hanno acquistato Castel Roncolo impreziosendolo con il ciclo di affreschi profani

Balestra del tardo medioevo. Familienstiftung Schloss Tratzberg (Apri l'immagine jpg, 524 Kilobyte, 3160 per 3036 pixel)

Balestra del tardo medioevo. Familienstiftung Schloss Tratzberg

Reliquiario in oro e argento della Santa Spina. (1400 ca.). Museo Diocesano, Trento (Apri l'immagine jpg, 512 Kilobyte, 2116 per 3219 pixel)

Reliquiario in oro e argento della Santa Spina. (1400 ca.). Museo Diocesano, Trento

 
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