Thursday, April 11, 2013

Consiglio Comunale. Seduta di giovedì 11 aprile

Comunicato stampa: 11.04.2013 20:30
Rubrica:  [Politica e amministrazione comunale] 

Consiglio Comunale. Seduta di giovedì 11 aprile

In primo piano il ruolo di Bolzano nella candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019

I lavori della seduta di giovedì 11 aprile del Consiglio Comunale di Bolzano si sono aperti con la trattazione di alcune interrogazioni consiliari. Quindi il consigliere Sandro Repetto (PD) è intervenuto sulla base dell'art. 31 del regolamento sul tema: "Bolzano e Nord Est capitale europea della Cultura 2019" con particolare riferimento ai recenti sviluppi che lascerebbero intendere un disimpegno da parte della città capofila Venezia. Repetto, dopo aver ricordato la cronistoria della vicenda ha sottolineato che: "Bolzano può diventare il traino di questa operazione e portarsi dietro un territorio. Ci vuole coraggio, Bolzano deve colmare i ritardi sul polo bibliotecario e sul polo museale, darsi da fare per lanciare la proposta di candidatura e mettere in piedi un vero progetto culturale. Attraverso la cultura si crea comunità e si dà un senso all'esistenza". Per Mario Tagnin (PDL): "Visto che Venezia si sfila, forse è il caso che Bolzano faccia altrettanto. La cultura va sfrondata dai tanti investimenti solo per tenere insieme fondazioni e gruppi fini a se stessi. Non vorremmo che anche questa fosse solo un'occasione per creare un altra' struttura di questo tipo. Dobbiamo forse volare un pò più basso" .  Claudio Della Ratta (PSI) ha detto: "Sono a favore di questa candidatura, l'importante è che non si spendano cifre troppo alte. Forse si può fare qualcosa di importante spendendo il giusto". Alberto Filippi (Movimento 5 Stelle) ha chiesto: "Chi sa cosa significa capitale della cultura? Perchè Venezia si è defilata? Questa operazione non ha senso". Per Norbert Clementi: "Come può una città che non è in grado di ristrutturare il suo museo civico, aspirare a capitale europea della cultura?"  Brigitte Foppa (Verdi)  si è chiesta: "In che ambito Bolzano può essere unica? Ad esempio come Matera ed i suoi sassi. Cosa abbiamo da offrire di particolare? La nostra multiculturalità ed il nostro plurilinguismo ad esempio. Siamo la città con il maggior numero di piste ciclabili. Dobbiamo valorizzare le nostre numerose peculiarità". Per Guido Margheri (SEL): "Nel piano strategico approvato in maniera trasversale c'era un forte impegno rispetto a questa idea, anche se poi si è delineata in maniera diversa. Si voleva evitare comunque di spendere per delle cattedrali nel deserto, ma di seguire esempi virtuosi per una candidatura che valorizzasse gli aspetti migliori della città. Entro il 30 settembre 2013 bisognerebbe presentare il dossier sulla candidatura che ancora non c'è. O la Provincia di Bolzano non si è accorta dell'impasse sulla candidatura Nord-Est oppure pensava si potesse andare avanti comunque. In entrambi i casi, la cosa è grave, ma ora prima di dividerci tra pro e contro sulla candidatura di Bolzano, bisogna verificare in fretta cosa Venezia abbia realmente intenzione di fare e poi valutare come muoversi. Forse servirebbe una verifica sul campo per vedere se la cosa da un punto di vista culturale sul nostro territorio è fattibile. Bolzano dovrebbe assumersi questa responsabilità ed essere a mio modo di vedere città capofila". Per Claudio Degasperi (Lega) "Sono problemi che dovrebbero risolvere i veneziani. Bolzano comunque dovrebbe reinventarsi una candidatura, anche se i cittadini vanno ascoltati così come le associazioni e poi eventualmente muoversi". Per Sergio Bonagura (PD): "La candidatura con Venezia capofila, ad oggi, è ancora in piedi e non spetta a questo Consiglio disertare su questioni altrui. Forse può esserci un'opportunità per Bolzano. Personalmente ho ritenuto affascinante l'idea di concorere con Bolzano in un ambito più ampio. Il patrimonio di reti e relazioni può rappresentare un valido bagaglio per la candidatura di Bolzano. Rispetto al dossier e alla centralità di Bolzano può essere un'occasione di cooperazione tra città e provincia. Sulla musica classica ad esempio, sull'esperienza con Abbado e le orchestre giovanili, abbiamo costruito un patrimonio culturale di altissimo livello". Alberto Sigismondi (Fratelli d'Italia) si è chiesto quali meccanismi regolano i rapporti in maggioranza. " Francamente non lo capisco. Se qualcuno non è d'accordo su questa tema, ma che lo dica tranquillamente.  Ma vi interessa o no? Il problema è il percorso che c'è stato sin qui. Credo sì, possa essere un'opportunità. Pensiamo al Festival dell'Economia di Trento o il Festival della Filosofia di Mantova. Sì anche ad un' unificazione territoriale nel nome della cultura con Bolzano capofila. Ma cosa si aspetta se la candidatura va presentata entro il 20 di settembre? Se non si riuscirà a fare sintesi con la provincia perderemo l'ennesimo treno". Maria Teresa Tomada (Fratelli d'Italia) ha detto che: "Trattandosi di un concorso, chi l'ha detto che avremmo già vinto semplicemente con la candidatura? Sono tante le "stupidaggini" dette e scritte su questa questione. Chi l'ha detto che deve essere solo una città? Ma noi Bolzano, sappiamo cosa vogliamo fare? Forse sarebbe il caso che almeno in Commissione Cultura ci chiarissimo le idee, ma siamo a metà aprile ed a settembre scade il bando...Per la prima volta ci siamo trovati a collaborare con regioni vicine, quindi il percorso è senz'altro virtuoso". Sylvia Hofer (SVP) ha detto che: "Sarebbe una bella opportunità per Bolzano riuscire in questa impresa, ma i tempi sono strettissimi. Forse grazie a questa candidatura potremmo riuscire a completare anche tutte quelle infrastrutture che sono ancora "in cantiere" come i poli museale e bibliotecario" Per Primo Schoensberg (PD): "Ci vuole un' idea chiara. Invito tutti ad evitare ragionamenti di basso profilo. Bolzano dovrebbe essere orgogliosa del cammino fatto dal 1985, anno di istituzione del ruolo di capitale europea della cultura ,ad oggi. La nostra, è una realtà culturalmente parlando, molto più ricca di allora. Invito l'assessore alla Cultura a riprendere in mano il filo del discorso per cercare di raggiungere un obiettivo possibile e prestigioso". Gli interventi in aula si sono conclusi con quello dell'Assessore alla Cultura Patrizia Trincanato: "Ho raccolto molti contributi preziosi questa sera su questo tema e di questo ringrazio l'aula. Sarà la Città di Bolzano a scegliere il suo destino in questo senso. I tempi di presentazione del dossier per la candidatura sono molto stretti, ma in questi giorni abbiamo capito, che già molto è stato fatto e tanti rapporti sono stati tessuti. Io auspico che, potendo qualora Bolzano entrare in campo, questo bagaglio vada raccolto. Sarebbe un grande regalo per la nostra città. La cultura ci offre una grande opportunità ed è una sfida che tutti insieme possiamo cogliere: pubblico e privato. Un'occasione che si può legare anche allo sviluppo economico della città. La politica, è vero, deve dimostrare coraggio, soprattutto nei momenti più difficili. Bolzano può davvero esercitare il suo ruolo di cerniera tra nord e sud in qualità di città capofila. Mi è dispiaciuto sentire da qualcuno (cons. Tagnin) che "bisogna volare basso e sfrondare investimenti culturali". Io auspico invece si possa volare più alto. Bisogna investire nelle idee anche in quelle culturali. Il progetto di capitale europea della cultura deve stare nelle idee che sosterranno eventualmente la candidatura."
 

(mp)
© 2005-2011 Città di Bolzano

No comments:

Post a Comment