Tuesday, April 9, 2013

Al Comune di Bolzano il Premio Cultura Socialis 2013

Comunicato stampa: 09.04.2013 17:05
Rubrica:  [Famiglia e sociale]  [Varie] 

Al Comune di Bolzano il Premio Cultura Socialis 2013

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Conferenza stampa

 
Premiate Le Passeggiate antiviolenza

La Città di Bolzano ha ottenuto il Premio Cultura Socialis 2013 nella sezione dedicata alle politiche comunali. Il riconoscimento è stato attribuito al progetto "Passeggiate Antiviolenza" proposte in città lo scorso anno e che riprenderanno a breve e alle quali hanno partecipato, oltre alla Polizia Municipale,  il Krah Forum Theater, la cooperativa Blufink e la SaSa.  L'iniziativa provinciale "Cultura Socialis" giunta alla settima edizione, è stata creata per promuovere, a tutti i livelli, la cultura del sociale e per accrescere la sensibilizzazione della popolazione nei confronti di queste tematiche.

E' stato l'Assessore alle Poltiche Sociali del Comune Mauro Randi nell'ambito della conferenza stampa del martedì del Sindaco Luigi Spagnolli a comunicare il successo dell'iniziativa. "Abbiamo riprodotto dal vivo -ha detto Randi- sfruttando la collaborazione degli attori coinvolti, delle scene all'interno delle quali venivano simulate delle situazioni di tensione tra i cittadini facendo sperimentare ai partecipanti alle passeggiate modalità diverse di reazione rispetto alle varie situazioni. Abbiamo invitato in sostanza le persone a mettersi in gioco direttamente sul campo in un contesto alterato. Una proposta attiva di partecipazione". 

"Siamo davvero orgogliosi di questo premio perchè è stata riconosciuta la capacità del Comune di Bolzano di proporre iniziative di spessore. Questo premio che conserveremo per un anno e poi passeremo ai vincitori dell'edizione prossima, ci è stato consegnato qualche settimana fa . Un ringraziamento ai collaboratori  dell'Assessorato, in particolare a Stefano Santoro e a Michela Vanzo che hanno seguito in prima persona il progetto".

Nella motivazione del Premio si legge che: "La Città di Bolzano assieme al Krah forumtheater Südtirol, la cooperativa sociale blufink, la Polizia Municipale di Bolzano e la Sasa hanno provato a rispondere alla necessità di molti di noi, quando vivendo situazioni di violenza ci sentiamo inermi. Questa rete punta sul coraggio civile dei concittadini. Bolzano non ha rivendicato più controllo sociale, telecamere ovunque o una maggiore presenza delle forze dell'ordine, ma ha stimolato invece l'attivazione e la responsabilizzazione del cittadino. Chi ha partecipato al progetto "Passeggiate antiviolenza" è stato portato direttamente sulla scena incriminata: camminando per le vie della città, viaggiando sull'autobus si è diventati improvvisamente attori passivi o attivi di aggressioni, bullismo, violenza. Il progetto non ha offerto soluzioni precostituite, ma la possibilità di immedesimarsi nei diversi ruoli. In questo senso le "Passeggiate antiviolenza" sono e saranno una reale scuola di vita: si impara stando sul campo".


"Ci sono persone - ha detto il Sindaco Spagnolli- che hanno voglia di gestire in maniera civile anche le situazioni di conflitto e questo è un dato positivo. Infatti sembra che abbiano l'onore dell'apparizione mediatica  solo quelli che protestano o che raccolgono firme o che sono comunque contro, dunque per atti di repressione. A volte sembra infatti che l'unico sistema per affrontare le situazione di conflitto e di violenza sia la repressione. Non è certamente l'unico modo: bisogna soprattutto "prevenire". Noi siamo in mezzo alla strada con la gente e ce ne è tanta disposta anche a fare prevenzione e questo va sottolineato, altrimenti ci si limita al dibattito pro e contro le telecamere".

Tornando alle Passeggiate Antiviolenza va ricordato che nascono nell'ambito del progetto "Città sicura".  Alcuni attori hanno messo in scena in pubblico degli episodi di violenza e i partecipanti hanno potuto esercitarsi nella gestione di queste circostanze. Hanno potuto modificare gli episodi mediante interventi mirati e in questo modo percepire direttamente le conseguenze del proprio operato.
"Le mediatrici di conflitti della cooperativa sociale Blufink - ha detto Michela Vanzo- seguono la passeggiata, osservano il processo e alla fine analizzano con i partecipanti quanto vissuto. Nell'elaborazione a posteriori si tratta di dare spazio al vissuto, di percepire il proprio comportamento a livello di conflitto e di illustrare i metodi di un intervento costruttivo e non violento. Ai partecipanti vengono offerte linee guida con le principali indicazioni di intervento costruttivo e alcune regole comportamentali".

  
 

 

 

(mp)

Per ulteriori approfondimenti:

 
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Il riconoscimento

 
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