Ricordando Kapuscinski
A tre anni dalla morte di un grande reporter, il Centro per la Pace del Comune di Bolzano vuole ricordare Ryszard Kapuscinski il giornalista e scrittore polacco che Bolzano ospitò in quello che poi si è rivelato essero l'ultimo viaggio terreno di questo grande personaggio. Nel corso di una conferenza stampa in municipio il sindaco Luigi Spagnolli e il responsabile del Centro per la Pace del Comune Francesco Comina hanno ricordato l'appuntamento in programma lunedì 25 gennaio al Teatro Cristallo alle ore 20.30 con la presentazione di una importante novità editoriale ovvero la pubblicazione in lingua italiana del volume di Ryszard Kapuscinski "Perchè è morto Karl von Spreti. Guatemala, 1970" con la prefazione di Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace e gli interventi di Alicija Kapuscinska e Renè (moglie e figlia di Kapuscinski ), i giornalisti Ennio Remondino e Maurizio Chierici e la pacifista Grazia Tuzi
Nella vastissima produzione editoriale e letteraria italiana del grande scrittore e reporter polacco manca un'opera fondamentale che non è mai stata tradotta. Ora la piccola casa editrice "il Margine" di Trento lo ha fatto e in occasione del terzo anniversario dalla morte del mito di tutti i viaggiatori del mondo (più volte candidato al Nobel per la letteratura) esce con quest'opera sconcertante, che racconta la storia del Guatemala a partire da un fatto di cronaca drammatico, ossia il sequestro e l'uccisione dell'ambasciatore tedesco Karl von Spreti avvenuta nel 1970. Un fatto di cronaca che sprigiona le doti narrative e di analisi politica e sociale di un grande scrittore in una realtà assurda, in uno dei Paesi più insanguinati del continente latinoamericano, un "Pais ocupado" come scrive Eduardo Galeano, uno stato totalmente succube dei rapporti di forza politici e di mercato degli Stati Uniti e delle multinazionali che hanno fatto il bello e il cattivo tempo sfruttando la terra, uccidendo e sacrificando i poveri all'altare del profitto e delle logiche di dominio.
Si tratta della presentazione in anteprima italiana del libro, nella città, Bolzano appunto, dove Kapuscinski visse il momento ultimo della sua vita terrena - con un incontro di tre giorni gravido di passione e di partecipazione organizzato dal Centro per la Pace.
Sempre nel corso della conferenza stampa in municipio è stato presentato anche l'incontro con Ennio Remondino giornalista e volto noto della Rai, intervistato da Pino De Cesare martedì 26 gennaio alle ore 18.00 presso il Circolo della Stampa sulla sua ultima fatica letteraria: "Niente di vero sul fronte occidentale" che narrà tante verità su svariate bugie di guerra. La serata è promossa dal Centro per la Pace in collaborazione con l'Associazione della Stampa.
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