Tuesday, November 27, 2012

Adopt Srebrenica, per documentare e non dimenticare

Comunicato stampa: 27.11.2012 12:46
Rubrica:  [Cultura]  [Varie] 

Adopt Srebrenica, per documentare e non dimenticare

Adopt Srebrenica: foto per non dimenticare (Apri l'immagine jpg, 1,625 Kilobyte, 2256 per 1496 pixel)

Adopt Srebrenica: foto per non dimenticare

 
Nuovi passi per realizzare un centro di documentazione interculturale

Nel luglio del 1995 Srebrenica, enclave bosniaca all'epoca della guerra dei Balcani (1992-1995) venne occupata dalle truppe serbo-bosniache che deportarono la popolazione e compirono un vero e proprio genocidio; il tristemente famoso "massacro di Srebrenica" compiuto dalle truppe paramilitari del generale Ratko Mladić in cui morirono circa ottomila civili uomini e ragazzi bosniaci tra i 14 ed i 70 anni. Un'operazione di "pulizia etnica" nella Bosnia orientale in un territorio in cui, fino a poco tempo prima del conflitto, convivevano pacificamente ortodossi, cattolici e mussulmani di diverse etnie.

"Adopot Srebrenica" è un progetto interculturale avviato nel 2006 su iniziativa dell'associazione Tuzlanska Amica, della Fondazione Alexander Langer e sostenuto dal Comune di Bolzano che intende recuperare il rispetto della cultura dell'altro dando voce a quella parte della società che non si rassegna ai contrapposti nazionalismi, creando uno spazio aperto per la condivisione di programmi di lavoro comuni e per la costruzione di relazioni durature attraverso la creazione a Srebrenica di un Centro Interculturale di studio e documentazione, per la prevenzione e la mediazione dei conflitti.

In questi giorni alcuni giovani serbi e mussulmani del gruppo "Adopt Srebrenica" che si riconoscono in questo progetto, anche con il supporto attivo e concreto del Comune di Bolzano ed in particolare dell'Archivio Storico, stanno acquisendo esperienza e nozioni operative per arrivare alla creazione di un Centro di Documentazione per la prevenzione e la mediazione dei conflitti.

Nel corso di una conferenza stampa presso l'antico municipio l'Assessore alla Cultura del Comune Patrizia Trincanato presentando i nuovi passi compiuti da Adopt Srebrenica, ha sottolineato come l'obiettivo sia anche quello di avviare e costituire una rete di città a sostegno di questo progetto con Bolzano capofila per garantire maggiore organicità e continuità a questa importante esperienza e laboratorio di pacifica convivenza. "La Città di Bolzano ospita in questi giorni con grande gioia e partecipazione i volontari di questo progetto  fermamente convinta nel voler continuare questa collaborazione con Srebrenica,  per continuare a parlare e ricordare quanto accaduto e costruire un futuro per questa regione dilaniata dalla guerra civile" ha dichiarato Patrizia Trincanato.

Il primo passo compiuto, ha sottolineato Andrea Rizza della Fondazione A. Langer e referente locale del progetto,   è stato quello di avviare la ricerca e la raccolta di foto ed immagini (che prosegue tutt'ora)  per testimoniare la vita di persone e di luoghi, di situazioni, completamente cancellati dalla guerra. Una ricerca impegnativa, con il tentativo di recuperare un' identità per non dimenticare e cancellare il passato e  ricostruire un rapporto di pacifica convivenza.

Alcuni ragazzi di Adopt Srebrenica, hanno raccontato la loro esperienza e loro  voglia di recuperare, anche grazie a questo progetto interculturale,  la fiducia reciproca.   Rimane forte il bisogno di convivenza e memoria condivisa, di un rapporto tra cittadinanza individuale e diritti dei gruppi,  di tutela e  valorizzazione di vecchie e nuove minoranze. Esplorare cioè le potenzialità di un gruppo misto nell'avviare un percorso di rielaborazione del passato e di dialogo interetnico, finalizzato a sperimentare la possibilità di una convivenza pacifica in un difficile contesto post genocidio, tenendo conto che ci si trova ad operare in una collettività ancora pesantemente traumatizzata.
 

(mp)
 
Conferenza stampa (Apri l'immagine jpg, 1,405 Kilobyte, 2256 per 1496 pixel)

Conferenza stampa

Muhamed Avdić  (nel massacro di Srebrenica ha perso il padre),  mostra una delle foto raccolte (Apri l'immagine jpg, 1,517 Kilobyte, 2256 per 1496 pixel)

Muhamed Avdić (nel massacro di Srebrenica ha perso il padre), mostra una delle foto raccolte

Ciò che resta del passato  (Apri l'immagine jpg, 1,605 Kilobyte, 2256 per 1496 pixel)

Ciò che resta del passato

 
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