Friday, April 27, 2012

Simon e Sarah a Bolzano

Comunicato stampa: 27.04.2012 12:06
Rubrica:  [Cultura] 

Simon e Sarah a Bolzano

Degli ebrei riconoscibili dai loro cappelli a punta assistono al torneo di lance di Castel Roncolo. La rappresentazione è databile a dopo il 1392 (Apri l'immagine jpg, 101 Kilobyte, 535 per 615 pixel)

Degli ebrei riconoscibili dai loro cappelli a punta assistono al torneo di lance di Castel Roncolo. La rappresentazione è databile a dopo il 1392

 
A Castel Roncolo apre la mostra sulla presenza ebraica in città fino al XVIII secolo. Inaugurazione venerdì 4 maggio ore 17.00

MOSTRA SIMON e SARAH A BOLZANO
UN GIORNO, UN ANNO, UNA VITA: LA PRESENZA EBRAICA IN CITTÀ E DINTORNI FINO AL XVIII SECOLO
04.5.2012 - 30.11.2012 MA / DO 10.00 • 18.00
INAUGURAZIONE VENERDì 4 MAGGIO ORE 17.00

Per secoli gli ebrei erano parte della vita quotidiana di Bolzano. A differenza delle città dove c'erano corti (Merano, Innsbruck) o sedi vescovili (Trento, Bressanone), il destino degli ebrei era strettamente legato alle fiere annuali che avevano un'importanza sovraregionale. La loro capacità di parlare e scrivere in più lingue, i loro ampi contatti e la conoscenza in materia di denaro e credito rendevano gli ebrei partner commerciali ideali per i commercianti cristiani ad ampio raggio.
Gli ebrei erano costretti continuamente a "scoprire" nuovi mestieri, soprattutto perché non potevano appartenere a una corporazione, e dal 1718 non potevano più fungere da sensali autorizzati alle fiere bolzanine. Questo comportò qualche frizione con i loro concittadini. Ciononostante Bolzano era più liberale e tollerante rispetto ad altre città tirolesi.
Le poche famiglie ebree autorizzate a risiedere in città e che durante le fiere ospitavano gli ebrei in transito, rappresentavano un arricchimento per Bolzano, non solo dal punto di vista economico.
Castel Roncolo, sede della mostra "Simon e Sarah", può essere considerato un monumento della storia ebraica grazie all'affresco che mostra degli ebrei mentre assistono a un nostalgico torneo cavalleresco. Il committente delle pitture parietali, Niklaus Vintler, in qualità di più alto funzionario del Tirolo, aveva ricevuto la responsabilità per gli ebrei di tutta la regione e voleva renderlo noto anche visivamente nel suo maniero di prestigio.
Una grande quantità di oggetti fino ad ora sconosciuti e di documenti non ancora pubblicati farà luce in un campo ancora poco esplorato. La presenza ebraica a Bolzano rappresenta una parte importante della storia cittadina.

In collaborazione con la comunità ebraica di Merano e con il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano di Castel Tirolo, dove dal 5 luglio si terranno due mostre che tratteranno il periodo storico successivo, ossia il XIX e il XX secolo: "Zachor - Ebrei nel Tirolo meridionale fra Otto e Novecento" e "Hai mai visto le mie Alpi? Una storia d'amore ebraica".

(mp)

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