Monday, September 5, 2011

23. Un eccidio a Bolzano. Svelati (quasi tutti) i segreti del massacro nazista

Comunicato stampa: 05.09.2011 15:22
Rubrica:  [Cultura]  [Manifestazioni ed eventi] 

23. Un eccidio a Bolzano. Svelati (quasi tutti) i segreti del massacro nazista

Obermair, Spada, Giacomozzi e Trincanato (da sinistra) (Apri l'immagine jpg, 2,539 Kilobyte, 2896 per 1944 pixel)

Obermair, Spada, Giacomozzi e Trincanato (da sinistra)

 
Il prossimo 12 settembre 1944, ad Oltrisarco-Aslago, presentazione al pubblico e commemorazione ufficiale.

Le giovani vittime erano tutti soldati italiani che, per conto dei servizi segreti degli Alleati, avevano il compito di rafforzare e coordinare in Italia la resistenza contro il fascismo e il nazionalsocialismo. Erano stati formati come agenti segreti in Puglia, a Brindisi, dove i servizi segreti americani e inglesi avevano una propria sede operativa da cui collaboravano con il governo Badoglio. Insieme furono fatti prigionieri a Verona e quindi deportati a Bolzano e rinchiusi per alcuni giorni nel campo di transito di via Resia. Il 12 settembre del 1944 furono giustiziati da un plotone di esecuzione della Gestapo nel cortile della Caserma Mignone.
Per decenni queste vittime furono dimenticate. Solo grazie al lavoro di ricerca dell'Archivio storico di Bolzano è stata fatta finalmente luce su quel tragico evento e sulle 23 vittime che dal 2004, la Città di Bolzano ricorda e onora ogni 12 settembre.
Tutti i dettagli della loro storia sono stati raccolti e descritti dalla storica Carla Giacomozzi (Archivio storico) nel nuovo libro "23. Un eccidio a Bolzano" presentato questa mattina, in Municipio, nell'ambito di una conferenza stampa, dall'autrice insieme all'assessora alla Cultura Patrizia Trincanato e dal direttore dell'Archivio storico Hannes Obermair.
"Dimenticare momenti storici come questi equivale ad un tradimento" ha dichiarato l'assessora Trincanato, "per questo la Città si impegna fortemente a curarne la memoria", quest'anno, appunto, con la nuova pubblicazione, con una denominazione e con una cerimonia commemorativa. Obermair ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto, affinché questa sanguinosa pagina della storia della nostra città e della Resistenza non cadesse nel dimenticatoio, e ha lodato il grande impegno della storica Carla Giacomozzi che dal 2004, tra le altre cose, ha lavorato meticolosamente per trovare tutti i dettagli e ricostruire l'evento.
Per l'autrice, però, il lavoro di ricerca non è terminato: il libro rappresenta solo una prima tappa, molti sono gli aspetti sconosciuti ancora da scoprire. Punto di partenza del suo lavoro è stata una lapide con i 23 nomi nel cimitero militare di Oltrisarco e una trasmissione radiofonica di Don Daniele Longhi del 1945, nella quale si accennava sommariamente al massacro. La storica è poi riuscita a raccogliere mano a mano tutti gli elementi dai registri anagrafici e successivamente dalle testimonianze dirette di 12 delle 23 famiglie delle vittime. I cadaveri dei 23 soldati furono dapprima gettati in una fossa comune segreta, poi furono riesumati dagli Alleati e sepolti nel cimitero di Oltrisarco, quindi, dal 1950, sono seppelliti in quello militare di San Giacomo.
Il massacro, si sa oggi, non fu solo un'azione punitiva, ma, come altre azioni di questo tipo (per esempio a Fossoli, dove nel luglio del 1944 furono uccise 67 persone), era parte di un più ampio programma di annientamento e distruzione pianificato dai Nazisti. Carla Giacomozzi spera che il suo lavoro di ricerca possa servire ad altri studi di approfondimento sulla storia della Resistenza e sui crimini compiuti da nazisti e fascisti.

IIl 12 settembre prossimo, alle ore 9, presso il Centro culturale del Centro civico Oltrisarco-Aslago (piazza A. Nikoletti 4), il libro sarà presentato al pubblico. Alle ore 11.30 seguirà sul luogo la cerimonia di commemorazione dell'eccidio, cui parteciperanno per la prima volta anche figli e nipoti di alcune vittime del massacro. La cerimonia stessa inizierà con la denominazione ufficiale della rotonda in via del Parco che sarà dedicata alle vittime del massacro, con un breve discorso delle autorità locali e la deposizione di una corona. Tutti i cittadini interessati sono invitati alla presentazione del libro e alla commemorazione ufficiale.

(aa)
 
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