Thursday, January 17, 2013

Oggetto del Mese all'Archivio Storico

Comunicato stampa: 17.01.2013 16:13
Rubrica:  [Cultura] 

Oggetto del Mese all'Archivio Storico

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Diario dal Lager di Bolzano

Con l'Oggetto del Mese, alternativamente Museo Civico e Archivio Storico, espongono i migliori pezzi delle proprie collezioni. Si tratta di oggetti particolari che normalmente non sono esposti al pubblico e che vengono scelti sia per la loro importanza, sia perché in grado di suscitare curiosità nei visitatori Dallo scorso anno, ogni mese, nel foyer del Museo o nell'Info Point dell'Archivio Storico (via Portici 30) è presentato un oggetto accompagnato da una scheda informativa, che il visitatore può portare con sé e conservare.

Diario dal Lager di Bolzano (Infopoint Archivio Storico - via Portici 30)

Vittorio nacque a Roma il 29 luglio 1922, figlio di Elisa Ascoli e di Giovanni Duca. Dalla fine del 1943 la storia del padre e del figlio Vittorio si intrecciano. Giovanni Duca aveva organizzato subito dopo l'8 settembre 1943 dei gruppi di Resistenza sull'Appennino modenese, in zona Pavullo / Lama Mocogno. Aveva con sé numerosi uomini, tra cui molti ex allievi ufficiali dell'Accademia.
Padre e figlio furono arrestati insieme a fine marzo 1944, a S. Michele Extra (Verona) o a Venezia, secondo due discordanti versioni, poi condotti nelle carceri naziste del Forte S. Leonardo in Verona, e là interrogati. Giovanni fu ucciso per mano nazista il 28 agosto 1944.
In quello stesso giorno prese avvio la deportazione del figlio Vittorio, dapprima a Bolzano e poi a Mauthausen, con l'ultimo dei grandi trasporti che partirono dal Lager di Bolzano verso i Lager d''Oltralpe. Qui Vittorio cambiò "numero": non più il 3427 del Lager di Bolzano ma il 126.168 del Lager di Mauthausen. Morí nel campo dipendente di Gusen 2 il 14 marzo 1945, poco prima della fine della guerra.
Nel Lager di Bolzano Vittorio Duca scrisse un diario segreto di 48 pagine. Si tratta di una lucida testimonianza che egli, prima di partire per Mauthausen, consegnò come un testamento alle sorelle Mariuccia e Rosetta Nulli di Iseo, deportate nel Lager di Bolzano. Nel 2007 Caterina Antonioli, figlia di Mariuccia, lo donò all'Archivio Storico della Città di Bolzano.
 

(mp)

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