Mostra "Dalla Seta alla Porcellana"
Alla presenza dell'assessora alla Cultura del Comune di Bolzano Patrizia Trincanato è stata presentata stamane alla stampa la mostra: "Dalla Seta alla Porcellana" allestita presso la Galleria Civica di piazza Domenicani. L'esposizione è organizzata dal Centro Studi Martino Martini per le relazioni culturali Europa/Cina di Trento in collaborazione con l'assessorato comunale alla Cultura, ufficio Servizi Museali e Storico-Artistici e rimarrà allestita sino al prossimo 30 gennaio 2011
La mostra si propone di illustrare l'evoluzione dei rapporti tra Oriente e Occidente - e, più in particolare, tra Europa e Cina - nel corso dei secoli, attraverso lo studio delle vie di comunicazione terrestri e marittime che li hanno collegati, dei prodotti che li hanno maggiormente caratterizzati e degli scambi non solo economici ma anche culturali che queste hanno favorito. Lo scopo è di far conoscere al grande pubblico la straordinaria importanza storica di tali relazioni, che hanno avuto un peso determinante nel favorire il progresso generale dell'umanità, attraverso il dialogo, lo scambio e il confronto fra civiltà diverse, accomunate dall'unico desiderio di condividere quanto di meglio ciascuna di esse era in grado di produrre. In effetti, il commercio a lunga distanza, attraverso le sue installazioni fisse - le città carovaniere, le oasi, i porti - e le sue infrastrutture mobili - le piste carovaniere, le strade terrestri e le rotte marittime - è stato il principale motore per lo sviluppo dell'umanità, quello che ha dato origine alla civiltà come noi la intendiamo.
Per questo si è scelto di utilizzarlo come paradigma dei rapporti fra due civiltà apparentemente così distanti e aliene, come quella europea e quella cinese, le quali, al contrario, mostrano notevoli punti di contatto e di condivisione, tanto da poter essere considerate quasi complementari, vista la comune appartenenza al continente eurasiatico. Alla fine del percorso, i visitatori avranno scoperto che le relazioni tra Oriente e Occidente sono molto più antiche e regolari di quanto comunemente si creda, risalendo addirittura all'epoca prima di Cristo, e che hanno dato luogo a esiti impensati in ogni campo dello scibile umano, contribuendo a modellare il mondo così come lo conosciamo, ma anche e soprattutto l'immagine che ne abbiamo.
Si inizia con le due vie più antiche e ampiamente sfruttate, quella terrestre della seta e quella marittima delle spezie, che per oltre due millenni furono i principali canali di comunicazione tra l'Europa e la Cina, la prima attraverso le steppe dell'Asia centrale e la seconda lungo le rotte dell'Oceano Indiano, per arrivare alla via esclusivamente marittima della porcellana, gestita prima dai portoghesi, poi dagli olandesi e infine dagli inglesi, che segnò una svolta nelle relazioni tra Europa e Cina in quanto, per la prima volta nella storia, furono gli occidentali a commissionare i prodotti più congeniali alle loro esigenze. Fu proprio il desiderio degli europei di conoscere i luoghi di provenienza di questi manufatti così apprezzati e richiesti dalle classi abbienti a mettere in moto un processo di scoperta ed esplorazioni delle vie terrestri e marittime, in contrasto spesso con le popolazioni presenti nelle zone intermedie, che svolgevano una funzione indispensabile di raccordo e trasmissione e che proprio per questo non intendevano rinunciare alla propria fetta di monopolio. Per superare questi ostacoli, gli occidentali dovettero mettere a punto un complesso di tecniche e di strumenti, legati al settore dei trasporti e a quello della localizzazione, che furono il vero motore dell'evoluzione scientifico-tecnologica che in seguito avrebbe dato vita alla Rivoluzione Industriale.
Per descrivere tutto ciò, la mostra esprime un forte impatto emotivo e spettacolare, ottenuto grazie a una serie di immagini significative, di oggetti emblematici e di ricostruzioni accattivanti, che permettano al pubblico di rivivere le atmosfere e le sensazioni di coloro che frequentavano le città, i porti, i caravanserragli, le piste, le strade, le foreste, i laghi, i fiumi, le montagne, ecc. ovvero tutto quel vasto campionario di basi e località intermedie lungo le quali si articolavano i percorsi che conducevano ai due poli terminali di questa vasta rete logistica che abbracciava tutto il Vecchio Mondo, dal Mar Mediterraneo, in Occidente, al Mar Cinese Meridionale, in Oriente.
L'esposizione è ispirata e strettamente legata ai volumi della collana Orsa Minore (pubblicata dal Centro Studi Martino Martini per le relazioni culturali Europa/Cina di Trento in collaborazione con la casa editrice Il Portolano di Genova) che, come in una sorta di romanzo storico a puntate, ripercorrono appunto gli oltre 2.000 anni di relazioni tra Europa e Cina, facendo riferimento agli aspetti economici, sociali, politici e culturali degli scambi che sono avvenuti tra queste due parti dell'ecumene. Un'operazione culturale fortemente voluta dal Centro Martini in previsione delle celebrazioni per il 4° centenario della nascita del gesuita trentino (1614-1661) cui fa riferimento, che fu uno dei protagonisti principali degli scambi culturali tra Oriente e Occidente nel Seicento.
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