Luis Sepulveda torna a Bolzano
E' un evento assolutamente da non perdere. Uno degli scrittori più famosi al mondo, autore di romanzi divenuti oramai dei classici della letteratura come "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" o la favola "La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare" sarà in regione il 12 e il 13 Novembre 2010 per due date importanti.
Venerdì 12 Novembre alle ore 20,30 parlerà a TRENTO all'AUDITORIUM SANTA CHIARA nell'ambito dei "Dialoghi Internazionali. Se vuoi la pace preopara la pace", in dialogo con lo scrittore napoletano Bruno Arpaia. L'iniziativa è promossa dalla Provincia di Trento insieme al Centro per la Pace del Comune di Bolzano
Sabato 13 Novembre invece Luis Sepulveda parlerà a BOLZANO, alle ore 11, sempre in dialogo con Bruno Arpaia, nell'AULA MAGNA DELLA LIBERA UNIVERSITA' nell'ambito delle iniziative del Centro per la Pace del Comune.
Proprio in questi giorni è uscito in tutte le librerie italiane l'ultimo lavoro di Sepulveda dal titolo "Racconto di gruppo con assenza", un libro di ricordi e memorie di fatti, volti, eventi che hanno segnato l'intensa vita dello scrittore nei suoi spostamenti dal Cile al Nicaragua, dalla Germania alla Spagna.
Nel libro viene citato anche l'incontro che tre anni fa Sepulveda fece in Alto Adige con l'artigiano sudtirolese Franz Thaler, il Dableiber che si rifiutò di aderire al nazismo e che venne deportato nel campo di concentramento di Dachau. Un incontro commovente fra due lottatori per la giustizia e per l'affermazione dei diritti fondamentali della persona umana. Franz Thaler sarà presente all'incontro di Bolzano all'Università.
L'ULTIMO LIBRO / RITRATTO DI GRUPPO CON ASSENZA
La vita, come dice Luis Sepúlveda, è piena di storie. E per raccontare la magia della realtà in tutte le sue sfaccettature - meschinità, tormenti, gioie, peripezie - questa raccolta prende il via dai ricordi, dal vissuto recente e passato, per offrirci un Ritratto di gruppo con assenza, quello di alcuni ragazzini sorridenti immortalati in una fotografia che induce l'autore, dopo quattordici anni di esilio, a ritornare per la prima volta in Cile, sulle tracce dei loro destini personali, ma anche del destino di un paese appena uscito dalla dittatura.
Da vero cosmopolita, di quelli che hanno vissuto nel Nord e nel Sud del mondo, Sepúlveda tratteggia con uguale partecipazione vicende lontane fra loro nel tempo e nello spazio: racconta di combattenti valorosi e di bambini senza futuro, di una Miss colombiana che muore durante un intervento di chirurgia plastica, di una signora sovietica - la voce di Radio Mosca - che offriva un po' di conforto ai cileni della resistenza. Ma non manca l'ironia: nei ritratti degli amici, nel mettere alla berlina certa intellighenzia, o nel descrivere un'esperienza di lavoro per la televisione ecuadoriana. E la preoccupazione per l'ambiente. Tra i tanti incontri, spicca quello con un vecchio che, nella foresta amazzonica, vive isolato in una capanna e legge romanzi d'amore: il personaggio che vent'anni fa ha ispirato all'autore il suo fortunatissimo romanzo.
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