Nuovo appuntamento con ART'é donna
In un bel clima, allegro e informale, alla presenza dell'Assessora alla Cultura e Pari Opportunità Patrizia Trincanato, nella serata di giovedì 18 ottobre si è tenuta l'inaugurazione della seconda mostra delle giovani artiste bolzanine che hanno aderito al progetto "Art'è donna" organizzato dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Bolzano in collaborazione con Aretè, Ristorante Bar bio. "ART' è donna" è una manifestazione nata per offrire una chance concreta alle giovani artiste locali per far conoscere al pubblico le proprie originali opere. La mostra sarà visitabile fino al 12 novembre nei locale di Aretè in piazza Parrocchia.
Silvicius, giovane illustratrice bolzanina, frequenta prima l'Istituto d'Arte poi il Liceo artistico, dove si diploma nel 2005; dopo la maturità si trasferisce a Berlino dove si immerge completamente nelle scena artistica per approdare infine all'Accademia delle arti digitali Nemo di Firenze; qui alterna la frequenza alle lezioni a lunghissime esercitazioni in casa, impegnata con carta, colori, inchiostro e computer. Si specializza quindi in illustrazioni a china che poi colora con adobe photoshop. Attualmente, dopo una breve pausa londinese, si divide tra Bolzano e Firenze, coltivando le sue passioni artistiche e sopravvivendo a fatica con i suoi lavori.
Le illustrazioni in mostra rappresentano per l'autrice mutazioni psicofisiche legate ai disastri nucleari; lei stessa definisce la sua esposizione "Sons of Chnernobyl" "una riflessione ironica ed inquietante su ciò che potremmo diventare - o su ciò che forse stiamo già diventando - nata dal fatto che molto spesso, dietro ad un apparente benessere, si cela qualcosa di subdolo e malsano, ma necessario per sostenere il nostro stile di vita. Per noi giovani nati negli anni Ottanta e non solo per noi, la sciagura di Chernobyl è un evento col quale abbiamo iniziato ben presto a fare i conti. Dai cibi proibiti, alle comitive di bambini che dall' Est venivano da noi per "depurarsi", l'immagine delle catastrofi nucleari prese un'indelebile forma nelle nostre menti, per poi rafforzarsi ancora di più dopo i recenti avvenimenti in Giappone. Chernobyl, e con lei Hiroshima, Nagasaki e Fukushima, sono la rivelazione della dimensione apocalittica dei nostri tempi. L'apocalisse che coincide nel fatto di una possibile autodistruzione a livello globale, provocata da istinti prometeici e diabolici.
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