Obbligo scolastico: firmato protocollo d'intesa tra le istituzioni pubbliche
I bambini ed i giovani hanno diritto all'istruzione. Se tale diritto viene in qualche modo "disatteso", è dovere del mondo degli adulti impegnarsi a garantire la regolare frequenza scolastica di alunni e studenti.
Stamane nel corso di un incontro in municipio, la firma del protocollo d'intesa definitivo tra Comune di Bolzano, Azienda Servizi Sociali, Intendenza Scolastica tedesca, Intendenza Scolastica Italiana, Procura presso il Tribunale dei Minorenni e Questura di Bolzano sul tema dell'abbandono scolastico.
Alla presenza dei responsabili delle varie istituzioni coinvolte, gli assessori comunali Mauro Randi (Politiche Sociali) e Judith Kofler Peintner (Scuola) hanno illustrato obiettivi e finalità del protocollo d'intesa nato su input della Procura presso il Tribunale per i Minorenni che negli anni passati ha evidenziato l'importanza del fenomeno e la necessità di disporre di strumenti adeguati per il monitoraggio e l'emersione del fenomeno dell'abbandono scolastico. Sulla questione si è così deciso di promuovere un tavolo di lavoro con l'obiettivo di definire rapporti di collaborazione sinergici tra le diverse istituzioni.
Risultato di tale collaborazione è stata l'elaborazione da parte del Comune (nello specifico l'Ufficio Servizi Educativi, la Polizia Municipale, l'Ufficio Famiglia, Donna e Gioventù), dell'Azienda Servizi Sociali di Bolzano con il direttore Bruno Marcato, dell'Intendenza Scolastica Italiana e Tedesca (Sovrintendenti Nicoletta Minnei e Peter Hoellrigl), della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bolzano (Il Procuratore Antonella Fava) e della Questura di Bolzano (il Questore Dario Rotondi), di un protocollo d'intesa, che le parti hanno sottoscritto in via sperimentale per l'anno scolastico 2010/11 ed ora riprosto con opportuni aggiustamenti nella sua forma definitiva.
Le istituzioni coinvolte hanno formalizzato le procedure atte a promuovere azioni programmate e condivise volte al sostegno del benessere scolastico ed alla prevenzione del fenomeno del drop out.
Nel Protocollo sono state stabilite differenti procedure da adottare in tre situazioni specifiche:
a) nel caso di minori non iscritti a scuola pur essendo in obbligo scolastico,
b) di alunni che non frequentano le lezioni per lunghi periodi e/o prolungano eventuali periodi di vacanza,
c) di alunni che frequentano in maniera discontinua.
Sono stati poi forniti i dati del fenomeno. Cifre -hanno sottolineato gli intervenuti- contenute e comunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti a testimonianza del fatto che la collaborazione e l'intesa tra i vari enti sta dando buoni risultati.
Per quanto riguarda l'anno scolastico 2010/11 i dati, suddivisi per le varie tipologie, come rilevati dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni hanno evidenziato 29 casi di mancata iscrizione scolatica alle elementari (anno scolastico 2011/2012) di cui ben 27 risolti e 2 in corso di trattazione. 14 i casi di frequenza irregolare a scuole medie e superiori di cui 5 risolti e 9 in trattazione. Per quanto riguarda invece il fenomeno dell'abbandono scolastico, 13 casi tutti risolti tra elementari e medie per minori definitivamente trasferiti altrove, 4 casi, tutti risolti per quanto riguarda minori che anticipano o prolungano festività scolastiche, infine 5 casi di cui 3 risolti e 2 in corso di trattazione di minori in situazione di disagio/fobia scolare.
In seguito all'azione di verifica sull'esito dell'applicazione del protocollo attuata dalle istituzioni coinvolte, si sono concordate lievi modifiche procedurali approvate con la sottoscrizione del nuovo protocollo, efficaci già dall'anno scolastico in corso.
Il Protocollo prevede le seguenti procedure:
a) nel caso di minori non iscritti a scuola pur essendo in obbligo scolastico: sarà il Dirigente scolastico ad effettuare il primo controllo e successivamente contatterà le famiglie dei minori in obbligo scolastico che non risultano iscritti. Non ricevendo risposta, comunicherà i nominativi all'Ufficio Servizi Educativi del Comune, che procederà, con la collaborazione della Polizia Municipale, alle verifiche anagrafiche e ne comunicherà gli esiti alla Procura per i Minorenni. Eventualmente potrà essere attivata la Questura.
b) di alunni che non frequentino le lezioni per lunghi periodi e/o prolungano eventuali periodi di vacanza, sarà il coordinatore di classe, su incarico del Dirigente, a prendere contatti con le famiglie e solo in seconda istanza il Dirigente scolastico. In caso di mancato esito di queste iniziative, verrà inviata segnalazione alla Procura e, per conoscenza al Distretto competente ed al Comune. Sarà poi compito del Distretto, o della Procura (a seconda che il caso sia già in carico all'assistente sociale o meno) stabilire un primo contatto con la famiglia.
c) di alunni che frequentano in maniera discontinua: trova applicazione la procedura sub b)
Gli enti continueranno ad incontrarsi due volte all'anno per affrontare le problematiche emergenti.
Il protocollo ha migliorato e velocizzato sia i flussi informativi che le procedure già previste dalla legge, definendo altresì nuovi rapporti di collaborazione tra diverse istituzioni sul tema dell'abbandono scolastico. In prospettiva tale protocollo potrebbe essere esteso a tutta la provincia.
Download:
- Il testo del Protocollo d'Intesa sul drop out (file word, 901 Kilobyte)
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