Rete dei servizi contro la violenza di genere
Nell'ambito di un progetto formativo promosso dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige di Bolzano e finanziato dal Dipartimento pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per operatori/trici sanitari e parasanitari sulla tematica della violenza di genere, giovedì 21 marzo verrà presentato dalla referente dell'area donna del Comune di Bolzano, ed. Alessandra Merler, il progetto della Rete dei servizi contro la violenza di genere, quale una delle buone pratiche attive sul territorio per prevenire e contrastare la violenza contro le donne.
La Rete cittadina contro la violenza di genere, attivata già nel 2010, è ormai una realtà consolidata e riconosciuta nella nostra città, che registra una costante e attiva partecipazione da parte dei ca. 30 servizi aderenti e che riesce a tradurre in attività concrete lo spirito di collaborazione e scambio che la contraddistingue. Attraverso i costanti incontri di Rete i servizi partecipanti continuano infatti ad approfondire la reciproca conoscenza e a sviluppare relazioni di fiducia e di rispetto/valorizzazione delle professionalità dei/lle diversi operatori/trici, in particolare di quelle dei servizi specialistici contro la violenza alle donne. Concretamente questo significa che qualsiasi servizio della Rete che venga in contatto con una donna in situazione di violenza riesce ad attivare le procedure corrette per ascoltarla, sostenerla nelle sue scelte, aiutarla e proteggerla dal maltrattatore; il processo d'aiuto si instaura velocemente e sà rispondere alle richieste della donna e ai/lle suoi/sue figli/e.
Le cittadine della nostra città, che si possono trovare in situazioni di violenza, possono rivolgersi con estrema fiducia ad uno dei servizi della Rete, sicure di trovare comprensione e ascolto dei loro devastanti vissuti e di quelli dei loro figli, quasi sempre coinvolti nelle situazioni di violenza domestica, se non in forma diretta sicuramente in forma assistita, che è comunque una forma di violenza che produce gli stessi effetti traumatici di quella diretta.
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