I richiedenti asilo politico partecipano alla vita di quartiere
Provengono da Burkina Faso, Niger, Mali, Marocco, Senegal, Gambia, Costa d'Avorio. I primi di loro sono arrivati a Bolzano il 16 aprile dello scorso anno nell'ambito dell'iniziativa "Emergenza Africa". Sono fuggiti dalla Libia in fiamme per salvarsi, dopo che avevano abbandonato i loro paesi d'origine, la famiglia, il lavoro, tutto. La drammatica attraversata in mare, lo sbarco a Lampedusa e poi, i centri di accoglienza in Italia. Anche a Bolzano all'ex Caserma "Gorio" . Tutti hanno chiesto asilo politico e sono in attesa di risposta. Sanno fare un mestiere,(panettiere, idraulico, saldatore, falegname, cameriere, muratore, imbianchino), ma per le norme vigenti lo status di richiedenti asilo, impedisce loro di svolgere una qualsiasi attività professionale.
Tra gli 80 ed i 90 profughi sono ospitati presso le ex caserme "Gorio" ai Piani. Sono seguiti dall'associazione umanitaria Volontarius, frequentano corsi di lingua e aspettano con pazienza la conclusione dell'iter buorcratico per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. Diciotto di loro partecipano al progetto di partecipazione ed integrazione presentato quest'oggi e che ha preso avvio.
"Vogliamo ringraziare la città", dice Ibrahim Ketan dalla Costa d'Avorio in occasione della conferenza stampa in un buon italiano. Evidentemente i corsi di lingua stanno dando buoni frutti. Anche Kaba Bah della Guinea, ha ringraziato la città. Abdeljalil del Marocco ha ringraziato lo staff di Volontarius, Ebrima Sanneh del Gambia ha espresso tutta la sua preoccupazione per il futuro.
Ma facciamo un passo indietro. Nella scorsa primavera il Consiglio di Quartiere Centro Piani Rencio ha approvato un progetto di partecipazione ed integrazione sociale dei cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico ("Emergenza Nordafrica") domiciliati all' "ex Gorio" di via Macello. Un progetto elaborato congiuntamente da Karl Tragust responsabile della Provincia per i rifugiati, dall'associazione Volontarius e sostenuto dal Comune di Bolzano e dal Quartiere Centro Piani Rencio.
Obiettivo: valorizzare la presenza dei cittadini richiedenti asilo attraverso il loro impegno a titolo di volontariato in lavori di utilità sociale nel quartiere.
Tra gli interventi ritenuti "socialmente utili" a cura dei richiedenti asilo in attesa dello status di "rifugiato", anche la rimozione delle scritte abusive sui muri imbrattati del sottopasso ai Piani di Bolzano.
Quest'oggi alla presenza dei referenti provinciali, comunali, di quartiere, e della Volontarius il via ai lavori che vedranno impegnati 18 cittadini extracomunitari. Un intervento di alto valore simbolico, ma anche un segno tangibile e concreto di riconoscimento dei rifugiati nei confronti della comunità che li ospita come hanno sottolineato il presidente del Quartiere Centro Piani Rencio Rainer Steger, la vice Antonella Schönsberg e i referenti della Volontarius Salvatore Giuliana e Andrea Tremolada.
Nell'ambito di questa iniziativa l'associazione Volontarius si è assunta in particolare l' onere di coordinare i volontari-soci che presteranno la loro opera per il progetto; provvedere alla loro sicurezza con la messa a disposizione di tutti i dispositivi concordati e al loro corretto utilizzo, nonché alla copertura assicurativa dei volontari, a sovraintendere ai lavori seguendo i criteri forniti dai responsabili comunali per la sicurezza. Così è stato concordato in particolare che i lavori andranno eseguiti nelle ore di minor incidenza del traffico di pedoni, biciclette o autovetture, in modo graduale per contenere al massimo i disagi.
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